Lorena Peotta,iscritta all’Albo
degli Psicologi del Veneto n. 11693
Emanuele Tinto iscritto all’Albo
degli Psicologi della Lombardia n. 19134
Lorena Peotta
Lorena Peotta
Psicologa
La comunicazione e la relazione come filo conduttore della mia vita
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Mi è sempre interessato creare relazioni e, per farlo, la comunicazione è lo strumento, che ho imparato per creare legami con l’altro.
In questo la mia maestra è stata mia cugina Simona, sorda dalla nascita, vulcano di energia e vitalità e con la quale giocavo spesso. Lei mi ha insegnato, che la comunicazione va oltre le parole, che la musica si sente nella pancia e che le limitazioni sono per chi ci crede.
Ho studiato Scienze dell’Educazione, laurea messa alla prova e in pratica con l’arrivo di tre figli. Con loro è nata la necessità di esplorare il mondo madre, grembo e figlio e mi sono avvicinata alla Psicologia ed Educazione Perinatale. Ancora una volta la comunicazione è entrata prepotentemente nella mia vita ed ho esplorato l’universo, che c’è nel grembo materno e le competenze che il bambino ha già nella pancia della madre. Come fa a comunicare con un mondo esterno che non conosce e con il quale non ha avuto mai esperienza?
Ho organizzato incontri dopo parto e collaborato nei corsi di preparazione alla nascita dell’ospedale di Arzignano includendo il padre già nel 2007. Da questa esperienza è uscito il libro La storia di una crociera. Istruzioni per i neogenitori, che puoi scaricare al link.
Ho partecipato al corso “Educare prima” con l’Associazione Nazionale di Psicologia ed Educazione Prenatale (ANPEP) di Gino Soldera, al corso “Movimento e Danza del ventre in gravidanza” con il Movimento Italiano Parto Attivo (MIPA) di Piera Maghella e al corso del neonato nel primo mese di nascita con l’Associazione italiana per la care in perinatologia del dr. Arturo Giustardi. Ho frequentato il corso di Rebirthing prenatale e di Tecnica metamorfica presso Cassiopea di Tiziana Recchia. Ho seguito ultimamente il corso di perfezionamento presso l’Università di Brescia sulla “Psicologia clinica perinatale”.
Ho imparato che la maternità trascende le diverse culture, le differenze di religione e le difficoltà economiche, diventando un punto di unione tra donne di diversi Paesi. Presso il Centro aiuto alla vita di Mantova, ho condotto con un’ostetrica, il gruppo Mamme per mano (scarica l'articolo), dove mamme straniere condividevano le loro esperienze, le usanze culturali e i loro saperi di donna.
Avevo necessità di trovare ulteriori strumenti per migliorare le mie competenze sulla comunicazione, così ho frequentato due anni di Counselling sistemico presso il Centro Padovano di terapia della famiglia, che mi ha aperto un mondo sull’importanza di fare domande, sulla dignità di ogni essere umano come esperto della propria situazione e come siamo tutti interconnessi, in quanto parte di sistemi.
Questo strumento mi è risultato molto utile per lo Sportello per l’orientamento scolastico e lavorativo ORI.GaMI presso l’InformaGiovani di Montecchio Maggiore, la quale esperienza è spiegata nel libro M. Agnesa, L. Peotta, S. Sandre, Mettere a fuoco l’orizzonte.
Tutte queste competenze le ho messe in pratica nel mondo della formazione aziendale, dove ho appreso la grandezza e la forza dell’uomo quando lavora in gruppo. Mi sono approfondita sulla prevenzione allo Stress lavoro correlato, sulla gestione dei gruppi, delle emozioni e sul coaching. La mia maggior formazione è stata sul campo. Grazie a operai, tecnici, manager e imprenditori ho conosciuto il lavoro come strumento per la propria realizzazione e per il servizio alla comunità.
La formazione ha riguardato anche organizzazioni sanitarie come ospedali, Collegio degli infermieri (IPASVI) e Case di Cura.
Ho scoperto che la perinatalità è utile per comprendere la comunicazione in azienda, perché quello che il bambino fa nella pancia della madre, lo fa in azienda nel gruppo di lavoro. Ho condiviso il concetto di genitorialità in azienda sia come valore da tutelare e da esplorare, sia come valore aggiunto di nuove competenze utili per l’azienda stessa.
Nel mondo della scuola da anni facciamo formazione ad insegnanti e sportello per genitori. Tra le diverse esperienze, nel 2018 fino a febbraio 2020 ho coordinato il progetto “Da zero a 100 competenze, quando i bambini incontrano gli anziani” presso gli Istituti Comprensivi 1 e 2 di Montecchio Maggiore, VI.
Il desiderio di imparare mi ha portata ad intraprendere ancora la strada dell’università e nel 2018 mi sono laureata in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione a Padova.
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Ad oggi la comunicazione e le relazioni si sono arricchite in comunicazione che unisce e relazioni che rendono liberi.
Questi due universi continuano ad essere la centro della mia vita, ancor più con il Covid, che ha fatto emergere nuove necessità di creare ponti e comunità con gli altri. Questa è una nuova sfida, che stiamo intraprendendo attraverso la formazione e la consulenza online messa in atto dal periodo della pandemia del Covid e che sta aprendo mondi possibili, come li chiama Marianella Sclavi.
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